La sede di produzione

La Banca d'Italia è la banca centrale della Repubblica italiana; è un istituto di diritto pubblico, regolato da norme nazionali ed europee. È parte integrante dell'Eurosistema, composto dalle banche centrali nazionali dell’area dell’euro e dalla Banca centrale europea. Come altre banche centrali dell’Eurosistema, la Banca d'Italia è responsabile della produzione delle banconote in euro, in base alla quota definita in ambito europeo, della gestione della circolazione e dell’azione di contrasto alla contraffazione.

La sede di produzione delle banconote è il Servizio Banconote che provvede alla progettazione delle banconote e alla loro stampa secondo le disposizioni emanate nell’ambito del Sistema europeo di banche centrali; a questo fine acquista le materie prime, gli altri materiali necessari alla produzione, i macchinari e le apparecchiature per la lavorazione e custodisce i semilavorati e la produzione ultimata, operando con l’obiettivo del miglioramento continuo, sia sotto il profilo qualitativo sia sotto quello ambientale e di sicurezza sul lavoro.

Il Servizio Banconote ha sede in un Centro intitolato a Guido Carli, Governatore della Banca d'Italia dal 1960 al 1975, promotore di importanti interventi di qualificazione del patrimonio e delle strutture della Banca e fautore della costruzione dell’attuale stamperia.

La stamperia italiana ha avuto, nel tempo, diverse sedi: prima a Roma nei locali di via dei Barbieri nell’edificio di Palazzo Lazzaroni, poi in quelli di via dei Serpenti. Durante la guerra venne trasferita a L'Aquila dove si pensava fosse più sicura che a Roma. Nel 1943 le bombe la raggiunsero comunque causando la morte di 19 colleghi. Nell'Italia liberata, i macchinari non andati distrutti furono riportati a Roma, in via dei Serpenti, per riprendere nella Capitale la produzione delle banconote italiane dopo la parentesi delle Am-lire.

Dal 1968 la stamperia della Banca d'Italia si trova in un edificio unico nel suo genere: lo stabile, progettato dall’ingegnere italiano Pier Luigi Nervi e da suo figlio Antonio, rappresenta un ideale connubio tra leggerezza, sicurezza, stabilità della struttura e ricerca della luce. La costruzione di 225.000 metri cubi è in grado di accogliere in sei piani (due dei quali interrati) gli uffici, i locali di sicurezza (le sacristie), i macchinari per la stampa e il taglio, i laboratori di controllo: una fabbrica moderna e sicura pur all’interno di una grande metropoli.

Le attrezzature per la stampa sono allocate non nei sotterranei o al piano terra, come avviene normalmente, ma al secondo piano in modo tale che gli ambienti siano irradiati dalla luce del giorno, seppur opportunamente filtrata. Le ampie vetrate permettono di lavorare in un ambiente salubre, mentre l’impianto di condizionamento garantisce un microclima costante che non altera la carta filigranata, molto sensibile a variazioni di temperatura e umidità. Unica è anche la prospettiva che si può godere dalle vetrate dello stabilimento. Il Servizio Banconote affaccia sull'Acquedotto Claudio Felice e si insinua tra una trafficata arteria capitolina moderna, via Tuscolana, e l'antica strada romana che affianca il possente acquedotto: la Storia e la tradizione incontrano la modernità.