Le prime impressioni sul foglio

In un completo ciclo di stampa si susseguono diverse tecniche: l’offset per la riproduzione dei grafismi e dei fondini, la calcografia per le immagini in rilievo, la serigrafia per la stampa di inchiostri otticamente variabili, l’applicazione della placchetta olografica, l’impressione del numero di serie su ogni esemplare e l’applicazione, soltanto per la seconda serie dell’euro, di un rivestimento protettivo.

Tali tecniche, oltre a donare bellezza alla banconota, portano alla realizzazione di un prodotto finale unico nel suo genere, in termini di qualità e giusto connubio fra elementi artistici ed elementi di sicurezza; il tutto senza tralasciare accurate attività di ispezione e verifica che, sapientemente gestite dagli esperti dei relativi settori, richiedono innovative strumentazioni di supporto.

Di queste tecniche di stampa, alcune sono applicabili a tutti i tagli di banconote mentre altre sono peculiari solo di alcuni; tali tecniche permettono, oltre alla stampa artistica, anche l’inserimento di sofisticate caratteristiche di sicurezza anticontraffazione, enfatizzate nei tagli di valore maggiore.

Stampa offset

Tecnica utilizzata per la stampa simultanea del lato recto e verso del biglietto; la stampa offset si definisce indiretta in quanto le lastre non stampano direttamente a contatto con la carta; infatti, l’inchiostro è inizialmente applicato sulle lastre contenenti gli elementi grafici (i c.d. grafismi) da riprodurre e successivamente trasportato su un tessuto gommato, per essere infine depositato sul foglio di carta.

La tecnica offset si distingue in:

  • a secco - in questo caso la lastra ha i tratti stampanti in rilievo che trasferiscono solo l’inchiostro dei grafismi;
  • a umido - la lastra è piana e, per effetto del principio fisico e chimico di repulsione tra acqua e sostanze grasse (in questo caso l’inchiostro), viene inchiostrata solo nella parte dei grafismi.

Caratteristiche peculiari delle macchine offset utilizzate nel processo produttivo sono la stampa simultanea su entrambi i lati del foglio e la possibilità di utilizzare contemporaneamente molteplici colori per lato di stampa e per lastra. Il perfetto registro di stampa viene garantito dalle caratteristiche delle macchine utilizzate che consentono di rispettare minime tolleranze e di inserire nel disegno della banconota, con elevata precisione, elementi grafici combinati tra loro: uno di questi è il registro recto-verso in cui grafismi apposti nei due lati del biglietto compongono, nella prima serie dell’euro, il valore nominale leggibile in controluce.

Stampa serigrafica

Consente di rappresentare, in alcuni tagli, il valore in cifre mediante l’utilizzo di forme stampanti permeabili e l’impiego di particolari inchiostri otticamente variabili che permettono di ottenere una colorazione cangiante e, limitatamente alla seconda serie dell’euro, essendo dotati di particolari pigmenti, generano una luminosità variabile.

Applicazione placchetta olografica

Permette, nei tagli da 50 a 500€ prima serie, l’applicazione a caldo e a pressione della placchetta olografica (c.d. patch), riportante l’indicazione del valore nominale e contenente minuscole perforazioni che vanno a comporre il simbolo dell’euro.

Stampa calcografica

Tecnica mediante la quale lastre riportanti i grafismi in incavo, a diretto contatto con il foglio, depositano l’inchiostro in rilievo sulla carta per mezzo di una elevata pressione; a questa tecnica è affidato il compito di imprimere sul biglietto i tratti artistici, percepibili al tatto, che combinati con i fondini della stampa offset andranno a completare il disegno grafico del lato recto del biglietto.

Le macchine calcografiche, per le loro complesse caratteristiche tecniche, sono poco diffuse e contribuiscono così a potenziare le misure anticontraffazione. La fase di stampa calcografica insieme a quella offset si distingue dalle altre per la sua peculiarità: gli inchiostri utilizzati sono appositamente progettati e realizzati per offrire caratteristiche di sicurezza non percepibili a occhio nudo, ma rilevabili solo da strumenti automatici di verifica; la trasposizione e sovrapposizione fra fondini e la transizione fra colori realizzano effetti grafici e tonalità uniche non riproducibili nella stampa commerciale.

La precisione di tali fasi permette una stampa con tratto nitido di minuscole iscrizioni, denominate microscritture, leggibili mediante lente di ingrandimento.

Stampa tipografica

Stampa del numero di serie della banconota mediante forme stampanti in rilievo a contatto diretto con il foglio; la nitidezza e l’integrità del carattere stampato permettono una leggibilità affidabile da parte di sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri.

Stampa flessografica

Utilizzata per la prima volta nella produzione del biglietto da 5€ della “serie Europa”, consiste nell’applicazione di uno strato di vernice trasparente, al fine di meglio preservare la qualità di stampa e ridurre il logorio delle banconote in circolazione; la vernice è trasferita da rulli ceramici sulle lastre che la distribuiscono uniformemente su entrambi i lati del foglio.