La fine di una banconota

La Banca d’Italia si è da sempre posta l’obiettivo di mantenere elevato il livello qualitativo delle banconote, in ciò suffragata dal convincimento che una buona qualità del circolante costituisca di per sé un ausilio al cittadino nella lotta alla falsificazione.

Anche oggi l’Istituto assicura l’autenticità e l’integrità delle banconote circolanti perché queste siano riconosciute e accettate come mezzo di pagamento: ritira e poi distrugge, quindi, i biglietti logori.

La vita media delle banconote della prima serie è stimata in oltre un anno per i tagli bassi (euro 5, 10 e 20) e in alcuni anni per quelli alti.

I biglietti ritirati vengono verificati presso Filiali specializzate che gestiscono particolari impianti dedicati alla selezione e distruzione automatica (triturazione) di quelli giudicati non idonei. Presso il Servizio Banconote è presente un impianto di triturazione grazie al quale si provvede alla distruzione di banconote logore nonché di materiali di scarto provenienti dal processo produttivo.

Il risultato della triturazione è costituito da “mattoncini”, denominati bricchette, composti da ritagli compressi.